[ recensioni ]


Sono anni che non ammazzo nessuno, e non intendo farlo ancora. Stavo soltanto attraversando una fase.
[Iain Banks]




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- Alcune recensioni di Uno zombie a Deadville

Giacomo aka swiat (29 mar. 2005)
Salve a tutti, io sono Giacomo e oggi, mi dedicherò ad commentare questa avventura testuale da me conclusa ed attentamente analizzata. Il "metro" di misura sarà imparziale e spero che sia di facile comprensione al lettore.

- STORIA: "Un ragazzo di Deadville la sera del 2 Novembre muore in circostanze misteriose. I medici dichiarano che é morto in seguito alle ferite riportate in un incidente. Il ragazzo prima di esalare l'ultimo respiro ha detto: "Mi vendicheró... vivo o morto"." Ecco l'inizio di questa affascinante avventura, bisogna dire che l'idea base è molto originale, voi siete morti per mano di qualcuno, ma per qualche strano motivo siete vivi (di nuovo) e allora ne approfittate per avere la vostra vendetta. Con un inizio così bello, il continuo della storia non delude e lo riempie di fatti, in fatti voi siete zombie il che vi costringe a nutrirvi ed a non avere scrupoli poiché dovete vendicarvi.
VOTO: 9 è originale e non delude

- LUOGHI E AMBIENTAZIONI: Incominciate dal cimitero, un luogo tetro e desolato e se siete poco esperti o poco fortunati vi rimanete per molto tempo ma con un po' di pratica potrete accedere: alla casa del custode, poi all'ossario, poi fuori dal cimitero e poi... (non vi rovino il continuo). I luoghi e le ambientazioni sono spiegate bene, il vostro personaggio vedrà il luogo con gli oggetti che sono: più numerosi, più grandi e quelli più appariscenti costringendovi ad usare spesso il comando esamina (X). Questa scelta rappresenta sia una forza e sia una debolezza poiché spinge il giocatore a non tralasciare nessun particolare ma i giocatori poco esperti e/o poco pazienti possono girare per una stessa locazione senza fine.
VOTO: 8,5 belle ambientazioni ma poco scrupolose.

- I PNG (PERSONAGGI NON GIOCANTI) E DISCORSI: All'inizio non parlerete molto e l'unico png vivo nel cimitero è il custode col quale non parlerete, in compenso parlerete in città a Deadville. Ma qui c'è una nota amara, i discorsi sono molto limitati e spesso avranno la stessa risposta l'unico discorso obbligatorio vi darà un po' di spunti in più.
VOTO: 7 i png nella città ci sono ma non sono molto comunicativi.

- I PUNTI, I COMANDI E LA DIFFICOLTA': Il punteggio è ben calibrato, se lo fate al minimo avrete 80 punti sul massimo di 100 ma se siete scrupolosi farete come me 100 su 100. Il trucco del punteggio pieno è ragionare con diverse mentalità: quella del ragazzo, quella dello zombie e quella degli altri. La mentalità del ragazzo è semplice, siete un ragazzo che avete: pulsioni e sentimenti. La mentalità dello zombie è crudele e senza scrupoli vi muove: vendetta, fame e sadismo. Gli altri sono fondamentali poiché vi dovete basare su loro e pensare: "dove metterei una cosa se fossi lui ?" oppure "cosa penso se mi incontrassi in modalità sospette ?" questi sono solo esempi ma ci sono molte altre cose. I comandi sono buoni e non faranno capricci, ma dovete essere flessibili e trovare sinonimi se non vanno le cose, un esempio può essere il fatto di non guardare dietro un problema ma sotto di esso. La difficoltà è difficile e questo può scoraggiare i molti ma non deve poiché il gioco si "lascia" giocare.
VOTO: 9,5 punteggio calibrato, comandi efficienti e bella difficoltà.

- GLOBALE: 8,5 Bello, fatto bene e con problemi trascurabili e poco presenti. Non è adatto a tutti, ma è adatto coloro che riescono ad essere pazienti e non facilmente impressionabili.Il commento è personale perciò non prendete le mie parole come oro colato ma spero di avervi invogliato a provare l'avventura, comunque per chi contano i fatti e non le parole c'è il premio come migliore avventura del 2000.

Giacomo

Bergamo Piero (10 dic. 2004)
Grazie della soluzione ho finito in 1 ora il gioco, lo so che non è bello ma, con il tuo aiuto sono riuscito a finire il gioco (molto difficile e altrettanto bello) è un po' disgustoso in vari pezzi come mangiare i cadaveri ( lo trovo molto interessante), comunque hai creato un bel gioco.
ps: la parte più bella è quando usi la motosega contro evil, bravo!

seriouskiller (19 set. 2004)
Ciao, dopo aver finito zombie, come promesso ti invio i commenti. Premetto che è laprima avventura che gioco dal principio alla fine, grazie anche alla tua pazienza e disponibilità nei suggerimenti. Nel complesso la tua avventura mi è piaciuta ed è abbastanza coerente. Si nota un po' di differenza tra la prima parte (nel cimitero) e la seconda (deadville) nella precisione delle descrizioni. Mi pare ci sia ancora un errore di grammatica nel punto dell'auto dei 2 fidanzati. (mi pare "la ragazza s-balzata fuori"), ma non ricordo di preciso. Inoltre, forse dipende dal mio frotz però (2002.1.0.1), dopo un paio di reload il parser si inchioda e non riconosce più nessun comando (si blocca su "vuoi ripristinare, uscire...?"). Devo chiudere il programma e riaprirlo. Riguardo alla giocabilità io (da inesperto) direi che è abbastanza difficile; addirittura impossibile senza suggerimenti!!!
In particolare:
- gironzolando normalmente non mi era mai arrivata l'auto nel prato, per cui se non me l'avessi detto tu che doveva succedere qualcosa non sarei mai più andato avanti (anche perchè uno [come me] non s'immagina che in una AT sia importante il fattore tempo in questo senso).
- non avrei mai trovato neanche la scodella per versare la benzina. Anzitutto perchè non mi sembrava indispensabile (prima che tu me lo facessi notare ho provato in tutti i modi a spruzzarla direttamente sullo straccio) e poi perchè la descrizione dell'auto non mi suggeriva in alcun modo la possibile esistenza di altri "punti caldi" (già per trovare la chiave di accensione bisogna fare almeno un paio di "esamina").

Riguardo al "setting", credo che sarebbe bello se si avessero più informazioni sulla storia soprattutto verso la fine del gioco. In particolare io non ho capito il perchè del cadavere di bambino sotto il tombino e non ho capito bene alla fine quanti serial killer c'erano in città? Sia Evil che il custode?
Bòn, mi sono dilungato anche troppo. Grazie ancora per il tuo bellissimo gioco (e i tuoi preziosi suggerimenti) che mi ha molto divertito. Spero di giocarne altri in futuro.

Ciao, SJ

PS: Ci informi sul ng se rendi disponibili altre versioni del gioco, vero?

Frascesco Tortorici
ok!innanzitutto scusa il ritardo...ho avuto un po da fare! pregi...bhe, non so da che parte cominciare, eh eh! ;) vediamo...l'idea di dover mangiare dei cadaveri per rinforzarsi non e' affatto male, un po' di sano cannibalismo non guasta! e anche usare armi improvvisate (forchette, forbici ecc) aggiunge un tocco di realismo al gioco. (a proposito, che fine fa la mannaia? da un certo punto in poi scompare dall'inventario...) difetti:forse il finale, non ho capito molto bene quello che succede dopo aver tagliuzzato evil con la motosega (grande!mi sono sentito come jason della serie "venerdi 13"!)...come mai all'improvviso mi risveglio in una sala operatoia? che e' successo nel frattempo? poi...non so se e' fatto apposta, pero: 1)la gente che si volta a guardarmi e' un indizio per cambiare abbigliamento o cmq aspetto...ok.pero' 2)gli avventori che si tappano il naso sembrano suggerire che sarebbe il caso di profumarsi, ma non e' permesso. mi stupisco come l'amica mi abbia invitato a cena a casa sua se puzzo peggio di un cadavere... ma a parte questi dettagli, che cmq non tolgono molto al divertimento, devo dire che e' stata un'avventura molto interessante! non ne ho giocate molte, ma non mi sorprende affatto che abbia vinto il primo premio in una passata edizione della gara indetta su it.giochi.avventure.testuali! continua cosi che vai forte!



- Alcune recensioni di Pecos Town

max torredifuoco (20/07/2007)
Ecco le mie impressioni come promesso. mi e' piaciuto ma ho alcune "lamentele".

I pregi: buona l'atmosfera ad es. il saloon che ricorda il bar della periferia in cui abito. 8) inoltre mi piace il fatto che l'interazione sia centrata sui personaggi piuttosto che sugli oggetti. si usa poco la pistola e si spara men che meno: bello. per un western questo e' un buon risultato, sarebbe stato facile scrivere un pezzo dove le pallottole risolvono i problemi.

i difetti: mancano alcuni verbi e sinonimi che dovresti implementare. inoltre spesso non introduci a dovere enigmi e obiettivi! probabilmente e' una tua abitudine, forse preferisci "non suggerire" al giocatore che deve smazzarsi tutto il lavoro e i ragionamenti da solo, pero' cosi' rischi che il poveraccio si blocchi. io mi sono bloccato anche in "schizo" e "uno zombie a deadville". forse sono io che non colgo ma sarebbe meglio qualche allusione in piu', magari in punto di morte (ad es. in occasione della rapina in banca). un ultimo appunto: josh non mi si presenta ed e' difficile da distinguere dai messaggi d'atmosfera che compaiono di tanto in tanto. se non avessi letto i vecchi post e senza il tuo aiuto sarei ancora piantato.

Andrea Rezzonico
"Old West, croce e delizia"

Che il vecchio west non fosse un posto tranquillo lo sapevamo già. Lo stesso aggettivo "Far" (selvaggio) quando si parla di "Far West" ce lo conferma. Ma un ulteriore conferma ci arriva da "Old West - episodio I", avventura testuale di Tommaso Caldarola. In quest'avventura indossiamo i panni di Pecos Bill, e i guai iniziano semplicemente varcando la soglia della nostra disordinatissima casa. Dei banditi ci si parano davanti e, dopo un breve ma intenso dialogo, rapiscono la nostra adorata figlioletta (derubandoci, inoltre, del nostro cavallo e della nostra fedele colt). A questo punto è chiaro lo scopo dell'avventura: trovare i banditi e salvare la nostra piccolina. Per far questo bisogna indagare nel nostro paesino, districandoci tra ubriaconi, prostitute, sceriffi e altri animali da saloon. Il gioco si presenta come molto interessante, e la presenza di parecchi personaggi non giocatori rende indispensabile il dialogo con loro, peraltro molto ben fatto. Sebbene non ci siano enigmi da risolvere, dovremmo impegnarci veramente a fondo per arrivare alla fine dell'avventura: com'è ormai consuetudine del buon Tommaso, l'avventura non è certo delle più semplici; la mancanza di aiuti e suggerimenti, poi, non migliora certo la situazione. Altri due pregi di "Old West" sono l'abilità del programmatore nel prevedere anche i comandi meno "frequenti", ma in ogni caso possibili (se nell'inventario abbiamo una pistola, per esempio, possiamo decidere di far finire prima l'avventura con un disperato suicidio) e l'ottima e particolareggiata ricostruzione di personaggi e ambienti tipici del west, come il maniscalco, lo sceriffo e il barista o come il saloon, la banca e l'hotel. Purtroppo non è oro tutto quel che luccica (e Old West luccica parecchio): purtroppo c'è una grossa falla, che farà imbestialire molti giocatori. L'avventura, infatti, oltre ad essere di difficilissima soluzione, è incompleta. Non solo non riusciamo a salvare la nostra bambina e assicurare ai banditi un posticino in gattabuia o sottoterra, ma non esiste nemmeno lo scontro finale: il gioco, infatti, si interrompe a metà. A mio avviso sarebbe stata un'ottima mossa se, una volta rilasciata questa prima metà dell'avventura, l'autore avesse scritto e rilasciato in tempi non eccessivamente lunghi la seconda parte: una volta pubblicato il secondo episodio, infatti, i downloads "si sarebbero sprecati". Evidentemente il buon vecchio Caldarola non è stato dello stesso parere: sono passati ben due anni (l'avventura è del 2001, ndr) e del secondo episodio non si è saputo nulla. "Old West - ep. I" è infatti una bellissima avventura, ma purtroppo incompleta. Il fatto, poi, che nel titolo sia presente l'espressione "episodio I" fa più pensare ad una seconda parte "in lavorazione" piuttosto che ad una fine prematura. In ogni caso, non arrabbiamoci troppo: nonostante tutto "Old West" è - e questa, in finale, è l'unica cosa che conta - un'ottima avventura, che peraltro ha meritato un dignitoso terzo piazzamento nel premio "Avventura testuale dell'anno - ed. 2001".

Chiara Quintili
esimio professor caldarola, le scrivo per comunicarle che la sua splendida avventura, intitolata "pecos town", mi sta facendo letteralmente sudare sette camicie, tant'è che oggi (invece che studiare) ho passato la giornata davanti al pc! in questo momento mi sono bloccata inesorabilmente: continuo a rapinare la banca e lo sceriffo infamone continua imperterrito ad arrestarmi, causando la mia precoce morte. mi potrebbe gentilmente comunicare cos'è che sbaglio? mi farebbe un grosso favore, poichè se riesco a terminare questa avventura è probabile che io mi rimetta a studiare e possa evitare la bocciatura al mio imminente esame di sociologia.....
La ringrazio in anticipo
distintissimi saluti
"Pecos Town è davvero ben fatta e divertente. ecco, io preferisco avventure così"

riktik
Ok ho terminato l'avventura, così non ti rompo più le scatole (fino al 2° episodio).
L'avventura è carina ed intrigante e poi affronta il mondo del far west, quindi impossibie che non piaccia! Il sistema dei dialoghi (una volta presa la mano) non è male anche se probabilmente sarebbe meglio (anche se mi rendo conto molto difficile) aumentare le risposte e gli argomenti sensibili, soprattutto le informazioni sui vari personaggi di coreografia (pettegolezzi e cazzi vari anche fuorvianti o di aiuto) così da non avere spesso quella sensazione di ripetere sempre le stesse domande. La storia non mi sembra molto originale (introduzione ripresa para para da outlaw by lucas) e un po' lenta: non ci sono molti colpi di scena [tizzone d'inferno avrei scommesso qualsiasi cosa su un tradimento di Josh]. Mi piace però l'impostazione del tempo e degli edifici che aprono e chiudono (anche se non si sa che fine facciano l'impiegato e il maniscalco quando chiudono bottega), danno ritmo all'avventura e impediscono di girare troppo a vuoto in azioni inutili. Le stesse locazioni ad eccezione del saloon però sono assai scarne (immagino per semplicità di programmazione) ad esempio la casa del protagonista è veramente triste. Mi sarebbe piaciuto (da appassionato) l'inserimento di citazioni e riferimenti precisi al western reale ma sopratutto cinematografico (che ne so tipo una moneta dentro la sputacchiera da "un dollaro donore" oppure guardando i giocatori una descrizione della "mano del morto" e così via).
comunque complimenti aspetto ansioso il 2°capitolo
ciao



- Alcune curiosità e recensioni di Schizo

Frascesco Tortorici
"Schizo" ha pregi ovunque, a partire dall'idea della voce interiore, il che ti permette di vedere le cose sotto DUE punti di vista contemporaneamente. che dire poi delle musiche e delle immagini quando l'alter ego si fa? eccezionali! rendono proprio l'idea di una percezione alterata della realta'. se qualcuno mi puntasse contro una pistola ordinandomi di trovare un difetto nel gioco se voglio vivere, direi che avrei pochissime probabilita di continuare la mia esistenza su questa terra forse trovare la siringa e' un po' troppo complesso per un neofita (la soluzione dipende anche da una buona dose di fortuna nel predisporre certi elementi per "far luce" sul trucco), ma a posteriori devo dire che da una grande soddisfazione arrivarci! complimenti!

De Taddeo
aiuto, alla fine di schizo escape to the void bisogna per forza suicidarsi??? se no cosa devo fare??? cmq complimenti è una vera figata!!!!

drthomas
Innanzi tutto complimenti all'autore per la bella seppur tragica AT.

chiara
insomma, io sarò una cagona, una bacchettona, una fifona, una mammona, una vecchia babbiona, e chi più ne ha più ne metta...ma a me sto gioco mi ha messo un'angoscia che metà bastava, con tutte 'ste droghe, 'sto parlar di morti, 'sta depressione! e che diamine! if non significa "interactive fiction"?e allora, visto che la realtà fa già abbastanza schifo di suo, non sarebbe il caso di rendere un po' più allegra almeno la fiction?? questo comunque rimane soltanto il mio parere.
bye

David Cappelli
"Il gioco a me piace parecchio xchè non ha bene una trama ma via via vengono fuori cose e situazioni nuove che conducono chissàdove..... La storia x il momento è abbastanza chiara x cominciare a muoversi ma anche abbastanza "enigmatica" x non saper bene quel che c'è da fare e quindi rimboccarsi le maniche ed esplorare-fare-disfare-usare quel che viene in mente. Mui carino :-) Ho riso troppo a leggere il mex sul ng circa la trama che nessuno ha ben capito ma pare vagamente ruoti attorno alle varie droghe :-) Semmai quando avrò finito il gioco darò un impressione finale......ma c'è tempo. Ci sono molte cose che devo provare quindi ora torno a giocare (anche xchè ho letto delle cosette moooolto interessanti hi hi hi hi!) :-) Beh x ora faccio i complimenti a Caldarola.......che uomo! :-)"

rosy
so che i commenti d solito si fanno quando si finisce un gioco,ma io ho deciso di nn finirlo,anke xkè sentendo molti nn c'è una vera fine. Beh è stata karina l'idea di ambientare l'avventura in una sola stanza dove si possono concentrare tutte le ricerke possibili e immaginarie(x es ki se lo sarebbe aspettato l'idea della pasticca dentro al mouse?). Condivido l'idea di Ottavia(o era Chiara)ke ha detto ke già la realtà fa skifo x come è,c'era bisogno di inserire tutte quelle droghe??E poi è un cattivo esempio per i ragazzi depressi(come Alex). Divertente è stato sentire le voci dei poveri passanti ke s trovavano giu quando Alex ha pisciato o sputato(anke io sono di Bari,Tommy!). Ho apprezzato anke molto la varietà dei comandi e le risposte della coscienza.
ho detto tutto
Voto personale 6

TheRealSonGokuZ
Che roba è ? Da dove si scarica ? Tutti a parlare di sto' Schizo, m'ha preso una curiosità tremenda.. ^^' Qual è lo scopo del gioco ? quanto occupa ? Risoluzione (grafica)? Requisiti?



- Alcune curiosità e recensioni su Snuff Movie

Massimo Stella (Novembre 2008)
Innanzitutto congratulazioni all'autore per il lieto evento paterno! La recensione inizia subito. Il testo e la storia sconvolgono per originalità e intrigano il giocatore sin dalle prime schermate. Tuttavia il parser in generale e la strutturazione dell'avventura sono imprecise. Ad esempio il comando 'x arma' non viene inteso, a differenza di 'x pistola'. Inoltre in una seconda partita, durante il gioco dell'impiccato, mi è capitato di leggere 'Guardi la lavagna e le poche vocali' quando non avevo indovinato nemmeno una lettera! E non capisco nemmeno perché l'output del comando 'bacia Giacca' debba avere la stessa formattazione del testo iniziale. Segnalo anche un 'dere' di troppo come risposta del parser di gioco nei verbi di linguaggio. Anche i suggerimenti di gioco arrivano ad essere equivoci: una volta terminato il gioco dell'impiccato dovremo dare la soluzione a Giacca Nera ma il gioco continuerà a suggerirci di giocare all'impiccato con, ad esempio, 'lettera t'. Messe da parte queste questioni meramente 'tecniche', ho molto gradito come è stata implementata la dinamica del gioco dell'impiccato e la pluralità di risposte che il parser fornisce in base al fatto di averci azzeccato o meno. E complimenti anche all'autore per aver saputo trasferire 'in toto' il senso di inquietudine del racconto originale, cosa assolutamente non semplice in una IF.

Sara si blocca, visibilmente turbata dalla vista dell'arma, poi grida: "Ma cosa volete farmi?"
"Oh, non ti preoccupare. Facciamo solo un gioco. Un bel gioco, molto divertente" spiega sinistro Giacca Nera. "Io e te insieme. Vuoi?"
Dialogo da Snuff Movie

Infine, vorrei avere un minimo di documentazione riguardo il gioco, nella quale magari essere avvertito anche della maturità dell'opera o dei temi trattati. Lo si fa per gli scontati spara-salta-ammazza moderni, perché non si dovrebbe fare anche per le (concettualmente) più complicate avventure testuali?
Voto Finale : Sarebbe graditissima una seconda edizione più curata sul versante parser, vocabolario e meccaniche di interazione tra l'utente e l'environment di gioco. Ottima atmosfera, mantenuta inalterata dalla trasposizione. Il mio voto finale per questa edizione di Snuff Movie è 7.5.

Francesco Cordella (Luglio 2009)
All’inizio sembra che Snuff Movie abbia qualcosa in più rispetto agli altri giochi in concorso. E forse non è un caso che sia stata scritta da un autore storico, Tommaso Caldarola, sulla base di un racconto di un altro autore storico, Marco Vallarino. La storia è semplice e inquietante: impersoniamo una ragazza finita nelle grinfie di alcuni manigoldi che vogliono renderla protagonista di uno snuff movie, ossia un film a sfondo sadico-sessuale che si conclude con l’omicidio della protagonista.

Alla fine, però, si rivela tutto un po’ deludente.

Sul lato tecnico, innanzi tutto, per alcune falle che rendono il gioco faticoso da portare avanti. In un gioco così, soprattutto nella fase iniziale, quando siamo bloccati dalle manette, il parser dovrebbe riconoscere piedi, mani, occhi e bocca perché chi sta alla tastiera sicuramente prova a interagire con il corpo (e provando a interagire con le mani o con la pistola è brutto sentirsi rispondere "E’ solo scenografia"). Inoltre, dovrebbe essere possibile provare a strisciare, a muoversi, ma sono tutti verbi non implementati e chissà perché.
Detto questo, subito dopo mi sono bloccato nel gioco dell’impiccato perché, per iniziarlo, bisognava prima esaminare gli uomini (e non capisco il motivo). Infine, capisco la variatio di uscire dallo schema-parser dell’IF obbligandoci a scrivere una frase in linguaggio naturale, ma lo capisco fino a un certo punto.

Quanto alla storia, alla fine, è così così. Brevissima, un po' scontata. Ma appassiona e invoglia ad andare fino alla fine.

Voto: 6

Paolo Lucchesi (Novembre 2008)
Mah, non sono riuscito a finirlo. Troppo poche interazioni previste, la giocabilità è scarsa.